Foce del Fiume Sarno

Il Fiume Sarno trasporta circa 16.000 m³ all’anno di sedimenti, che prima degli anni 50 venivano naturalmente distribuiti dalle correnti lungo costa, mantenendo così in equilibrio morfologico il tratto di costa  da foce Sarno fino al molo di sottoflutto del porto di Castellammare. Dopo gli anni 50,furono costruite delle barriere a foce Sarno che hanno rifratto questi sedimenti e provocato unitamente all’ampliamento del molo di soprafflutto del porto una forte progradazione della spiaggia tra il porto e il Rivo Cannetiello. Di conseguenza, tutta la spiaggia tra l’hotel Miramare e Foce Sarno, ha subito una forte erosione, amplificata anche dal mancato apporto di sedimenti in seguito alla costruzione del porto Turistico.
Il litorale stabiese è pertanto in simbiosi con il Sarno e vede il suo degrado
Queste barriere oggi sono state rimosse. Per difendere la costa dalle mareggiate eccezionali sono state realizzate delle barriere soffolte che pur mitigando
Il litorale stabiese è pertanto in simbiosi con la foce del Sarno, non solo per l’apporto fluido a cui è legato l’inquinamento, ma anche per quello solido che regola l’ampiezza e l’esistenza stessa della spiaggia.
Oggi il degrado in cui versa il litorale è attribuibile a tutte le opere antropiche realizzate nel tempo nel tratto di costa a ridosso della foce.
Si riscontra infatti una zona in forte erosione dall’Hotel Miramare a foce Sarno, per il mancato apporto di sedimenti con la conseguente realizzazione di barriere soffolte a difesa degli abitati. Queste, riducendo l’energia del moto ondoso nelle zone di retroscogliera comportano oggi, la formazione di zone asfittiche e maleodoranti e un domani di tomboli simili a quelli osservabili lungo la costa tra Santa Maria La Bruna e Portici.
Il tratto in forte progradazione tra L’Hotel Miramare e il porto vede invece la formazione di vegetazione spontanea che attecchisce sul litorale ormai troppo distante dal mare.