Polverificio Borbonico

Nei pressi dell’Ager Pompeianus, fra il fiume Sarno e il canale Bottaro, a Scafati di Salerno, Ferdinando II di Borbone nel 1852 fece costruire un nuovo Polverificio, in sostituzione di quello esistente a Torre Annunziata del ‘600. La realizzazione dell’impianto militare fu affidato al colonnello Alessandro Nunziante col quale collaborarono l’architetto Luigi Manzella ed il chimico Filippo di Grandis.
Per la costruzione della Real Polveriera di Scafati fu rettificato e reso navigabile l’ultimo tratto del Sarno. La fabbrica rimase attiva per quarant’anni avvicendandosi nel tempo anche con avvenimenti dannosi che ne hanno determinato nel 1894 la chiusura e la conversione in Istituto Sperimentale del Tabacco.
Dopo anni si sta realizzando il restauro del Polverificio Borbonico anche con il contributo del Rotary Club costituito dall’edificio amministrativo residenziale, dalla chiesa di S. Barbara e dall’edificio del laboratorio delle polveri, nel rispetto dell’impianto originario, per dare spazio a destinazioni d’uso espositivo-museali.
L’intervento si inserisce così in un progetto di riqualificazione urbana e territoriale con l’intento di operare una valorizzazione culturale sia dell’edificio storico della Real Fabbrica, che di tutta l’area interessata.